SABATO 23 NOVEMBRE, PRIME CONFESSIONI ORE 15.

IMPORTANTE LA PRESENZA DI TUTTO IL CORO. IL GIORNO PRIMA, VENERDì 22, ALLE ORE 20.45 LE PROVE DEL MESE DI NOVEMBRE IN CUI PROVEREMO I CANTI PER LE CONFESSIONI E PER L'AVVENTO ORMAI INIZIATO

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mercoledì 15 settembre 2010

MONDIALE DEI GIOVANI IL 16 OTTOBRE

Cari visitatori,

ecco la lettera del SERMIG (SERvizio MIssionario Giovani) con cui invita tutti a prtecipre al 3° appuntamento mondilae dei giovani per la pace.
Dopo il 27 Agosto all'Aquila, il percorso del mondiale continua ritrovandosi a Torino.
Il 27 Agosto c'erano 3000 persone, a Torino vogliono esserci ancora di più.

Ecco la lettera che la Comunità del Sermig insieme ad Ernesto, fondatore ed animatore, ha scritto:

"dopo Collemaggio, è ora Torino ad attendervi spalancando le sue porte ai Giovani della Pace e a tutti coloro che credono che il mondo si può cambiare.

Siete tutti invitati alla seconda tappa del 3° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace, in programma il 16 ottobre prossimo a Torino.
Non sarà un concerto né uno spettacolo, ma un momento di vita. A parlare non saranno presentatori né attori, ma giovani e testimoni. Si tratterà di un nuovo momento forte di quel cammino di formazione permanente alla solidarietà, alla pace ed alla cittadinanza responsabile nel quale siamo entrati da oltre un anno, attraverso la scelta di un nuovo stile di vita.

L'appuntamento è a partire dalle ore 14 in Piazza san Carlo con l'accoglienza dei partecipanti da parte di rappresentanti delle Università torinesi.
Seguirà l'incontro "Una buona notizia: Il mondo si può cambiare".
La conclusione è prevista intorno alle ore 19, con la pulizia della piazza.

Come molti di voi già sanno, le nostre iniziative non hanno sponsor.
La maggior parte delle spese è a carico nostro.
Chiediamo perciò ad ognuno di voi un contributo indicativo di 5 €.

Nei nostri incontri vogliamo sempre ricordarci anche dei più poveri. Per questo invitiamo ognuno dei partecipanti a portare 1 kg di alimentari che utilizzeremo nell'ambito delle nostre missioni umanitarie nell'est europeo. Puoi trovare qui l'elenco dettagliato.

Per facilitare l'organizzazione, vi saremo grati se vorrete iscrivervi appena vi è possibile, singoli o gruppi, sul sito www.mondialedeigiovani.org

Vi aspettiamo !



Sermig - Fraternità della Speranza

Siti: www.sermig.org - www.giovanipace.org

PROPOSTA PER UN NUOVO STILE DI VITA

Noi giovani abbiamo tra le mani le potenzialità per cambiare questo mondo oppresso da ingiustizie, abusi, violenze… C’è bisogno di noi.
Possiamo fare la nostra parte e proporre a noi stessi e agli adulti una nuova prospettiva da cui guardare il mondo; possiamo portare sogni, etica, voglia di valori tra i nostri coetanei, nella scuola, nella cultura, nella religione, nella politica, nell’economia e ovunque operiamo.
Siamo pronti a mettere da parte la sfiducia, la paura, ad aprirci alla speranza.

Ma il domani è già oggi, è tra le nostre mani. Per costruire il futuro bisogna cominciare dal presente. Bisogna essere il presente! Un desiderio e un impegno che non si riducono ad un momento, ma chiedono una “conversione”, chiedono preparazione, caparbietà e un bagaglio irrinunciabile. Vogliamo che la vita di ciascuno di noi diventi un fatto di speranza.

L’Appuntamento Mondiale Giovani della Pace nasce dal desiderio di coinvolgere tanti in questa responsabilità, tanti che dicano “Io ci sto. Ci metto la vita”. Il “Mondiale” non è una “giornata”, non è uno spettacolo. È un percorso. Diamo appuntamento ai giovani come noi che decidono di mettersi in gioco per cambiare questo mondo, partendo dal proprio stile di vita.


Nel 2010 l’Appuntamento avrà due tappe: una a L’Aquila la notte del 27 agosto, l’altra il 16 ottobre a Torino.

Crediamo che occorra oggi una riconciliazione tra la generazione dei padri e quella dei figli, per gettare insieme basi nuove per un futuro diverso.
Vogliamo percorrere un cammino di formazione permanente che duri tutta la vita e per tutte le sue stagioni. Un cammino che porti ognuno di noi ad essere una persona completa, attenta ai segni dei tempi, capace di comprendere ed esprimere la complessità dei problemi, pronta a tradurre in operatività il pensiero maturato.

Dire "Io ci sto" non è per noi l’impegno episodico di un momento di emotività, ma diventa scelta quotidiana che si allarga ai nostri amici, ai nostri gruppi.
Per nutrire il nostro "Io ci sto" abbiamo bisogno di un cammino di formazione permanente.

Una formazione che cresce e si sviluppa su tre dimensioni:

1. il lavoro su noi stessi, il primo e più importante, perché dà valore assoluto alla persona, ci rende consapevoli delle nostre potenzialità, ci aiuta ad entrare nell’equilibrio di tutto il nostro essere;
2.un impegno coerente nella realtà in cui viviamo, che sia il mondo della scuola, la parrocchia o altri ambiti aggregativi - il quartiere, il paese, la città - come studenti o lavoratori, figli o genitori, laici o religiosi, condotto sempre con spirito di servizio;

3. una capacità di sguardo sul mondo: impariamo a guardare al mondo come la casa comune dell’unica famiglia umana.
Qualunque gioia o sofferenza, ovunque accada, ci è vicina, attende la nostra commozione e il nostro interessamento.

Per una formazione permanente occorre poi imparare a “logorare i gradini dei saggi”, ricercare dei maestri per crescere nel confronto con donne e uomini che non predicano ma vivono la saggezza nel silenzio, nello sguardo, nella compassione, nei comportamenti.
Maestri disposti a condividere il sapere e a far crescere la cultura della vita.


Le nostre parole-chiave per un nuovo STILE DI VITA

Non vogliamo che il mondo ci cambi, che corrompa le nostre migliori aspirazioni. Vorremmo essere noi a cambiare il mondo.
Sappiamo che per farlo dobbiamo avere idee chiare, darci un metodo che giorno dopo giorno possa trasformarsi in stile di vita. Per questo abbiamo individuato alcune parole-chiave.



Restituzione

Io ci sto… a restituire e restituirmi.
Credo che la vita sia un dono e un’opportunità, per me e per gli altri. Nelle mie mani ho tempo, capacità, intelligenza, possibilità di scelta, denaro. Ho una cultura, una professione,
l’esperienza del presente e del passato. Questi beni mi possono far diventare egoista o altruista, sapiente o cieco. Restituzione è condividerli, metterli a servizio del bene: allora il loro valore si moltiplica.

Restituzione è passare dalle parole ai fatti, è dare agli altri il meglio di me. Restituzione di ciò che sono e di ciò che posseggo è credere ed operare per la giustizia.
Ogni giorno 30mila persone muoiono per fame. Se fossero mia madre o mio fratello, guai! Ma io devo considerare tutti, proprio tutti, miei familiari. Perché gli altri siamo noi. Restituzione è una mentalità, il segno concreto che la soluzione dei grandi problemi passa anche da me. Restituzione è l’inizio della più grande rivoluzione non violenta: la rivoluzione della commozione e dell’intelligenza.

SobrietàIo ci sto… a vivere con sobrietà.
Sobrietà è la conseguenza naturale dello spirito di restituzione.
Sobrietà nel mangiare, nel vestire, nel modo di spendere, nel mio tempo libero. Sobrietà è non sprecare nulla, consumare solo il necessario, rispettare la natura. Sobrietà è rifiutare la logica dello sballo e l’uso di qualsiasi droga - anche solo di uno spinello - perché manda in fumo le mie potenzialità, mi rende schiavo e finanzia le mafie.

Sobrietà nel rapporto con gli altri è vivere ogni legame nell’autenticità e rispettandola libertà dell’altro, non tradire la fiducia di nessuno, non scendere a compromessi per rincorrere il successo personale. Sobrietà, a partire dal linguaggio, è amare la semplicità che non fa sentire nessuno escluso. Sobrietà è sapere che ogni mia scelta è un voto dato all’avidità o alla condivisione.


Dialogo
Io ci sto… ad aprirmi al dialogo.
Dialogo per crescere nel rispetto con chi è diverso da me. Dialogo è meritarmi di dialogare, e questo accade se sono una persona credibile. Dialogo che non maschera la mia identità e i valori in cui credo, ma mantiene aperti intelligenza e cuore.
Dialogo
se sono disposto a sedermi intorno ad un tavolo, pronto a cambiare qualcuna delle mie idee. Dialogo è guardare avanti e non indietro, è abolire la parola nemico, è unire le forze per risolvere il problema che abbiamo in comune. Dialogo è mettermi nei panni dell’altro anziché voler imporre il mio punto di vista.

Dialogo è capire le ragioni degli altri. Dialogo è voler conoscere e comprendere la storia del popolo diverso dal mio, per migliorare il nostro presente e il nostro futuro.
Dialogo è reciprocità di diritti e di doveri: tutto ciò che è permesso in un Paese deve essere permesso anche negli altri. Perché la strada dell’odio non porta al domani.

Pace
Io ci sto… a lavorare per la pace.
Pace che discende dalla giustizia, dal perdono, dal dialogo. Pace prima di tutto con la mia storia.
Pace con l’altro, che mi libera dal rancore, che mi riapre alla vita.

Pace non solo per me, ma per tutti. Pace che non si improvvisa, ma va progettata con metodo, 24 ore su 24. Pace che ha bisogno di mille azioni diverse per essere costruita, perché le cause delle guerre sono sempre complesse. Pace perché la storia bussa alla porta della nostra intelligenza.

E ci dice che solo la “pace preventiva” può portare alla pace, accompagnata dalla giustizia preventiva, dal lavoro, dalle cure, dall’istruzione, dai diritti e dalla dignità, dalla solidarietà preventivi.
Siamo cresciuti pensando che ci fossero guerre giuste. Vogliamo pensare d’ora in poi che tutte le guerre, tutte le violenze sono ingiuste. Solo la pace è giusta, solo la giustizia è giusta, solo lo sviluppo per tutti è giusto.
Pace perché lo stato di diritto è la miglior sicurezza. Pace per dire no a tutte le armi, che uccidono quattro volte: perché mettono le nostre intelligenze a servizio della morte anziché del bene; distolgono risorse economiche dall’educazione, dalla sanità, dallo sviluppo; uccidono veramente, lasciando sul campo morti e feriti; preparano la vendetta.
Pace che non ha eserciti pronti, ma ha la ragione, ha te, ha me.


Silenzio

Io ci sto… a fare silenzio.
Silenzio per entrare in una conoscenza profonda di me stesso, con il coraggio di guardarmi allo specchio e di vedere i miei limiti. Silenzio perché possano risuonare la voce della mia coscienza e la voce di Dio.
Silenzio per lasciar emergere il bene che posso fare, per dare forza alle mie convinzioni e ai miei sogni.
Silenzio è umiltà di chi ascolta per comprendere
e imparare. Silenzio per capire meglio gli altri, per vederli meglio al di là del mio punto di vista, al di là del loro “colore” politico, di pelle e di religione.

Silenzio per uscire dalla gara a chi grida più forte.
Silenzio per far pensare un mondo che ha fatto della confusione, dell’avidità e dell’aggressione il suo stile.
Silenzio è determinazione di ascoltare il grido delle ingiustizie che mi circondano e di non accettare più l’indifferenza. Silenzio perché le parole non siano più scatole vuote da riempire sull’onda del momento.
Silenzio per dare significato ad ogni respiro e all’attimo che ho davanti.

Carta dei Giovani


Nel percorso degli Appuntamenti Mondiali precedenti i Giovani della Pace hanno realizzato e firmato la Carta dei Giovani, il manifesto del loro impegno. Dieci punti che racchiudono le loro speranze, le loro migliori volontà. È da questi dieci punti che nasce la “Proposta per un nuovo stile di vita”.


Voglio trovare il senso per la mia VITA,
che è unica ed irripetibile, per viverla senza guerra,
violenza, paura e sperare nel futuro.

Mi impegno perché ogni UOMO e DONNA
possa valorizzare le proprie potenzialità
e perché nessuno sia sfruttato.

Voglio capire cosa è il bene e cosa è il male,
voglio vivere in un mondo dove esiste il perdono
e dove la vendetta sia abolita.

Mi impegno a CAMBIARE vita se ho sbagliato.

Voglio lottare contro le SCHIAVITU'
che ci hanno proposto COME LIBERTA'
e che hanno ucciso troppi ragazzi e ragazze.

Mi impegno perché tutti abbiano accesso
agli strumenti per comunicare e l’informazione
sia al servizio della persona.

Voglio amare e capire, nella libertà, che cosa è la verità.

Mi impegno perché il LAVORO possa essere
un bene per tutta l’umanità.

Voglio avere la libertà di coscienza
e di professare la mia FEDE in ogni parte del mondo.

Mi impegno perché tutte le risorse e le ricchezze
siano usate ed equamente distribuite
per contribuire a costruire un mondo migliore,
e voglio che la terra sia RISPETTATA.

Io ci sto.
Ci metto la faccia per squarciare il buio dell’odio,
della fame, della guerra, dell’ingiustizia, dell’egoismo, dell’ignoranza, della paura, della droga,
dell’indifferenza.

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