SABATO 23 NOVEMBRE, PRIME CONFESSIONI ORE 15.

IMPORTANTE LA PRESENZA DI TUTTO IL CORO. IL GIORNO PRIMA, VENERDì 22, ALLE ORE 20.45 LE PROVE DEL MESE DI NOVEMBRE IN CUI PROVEREMO I CANTI PER LE CONFESSIONI E PER L'AVVENTO ORMAI INIZIATO

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mercoledì 15 settembre 2010

IN MANUS TUAS PATER



SPIEGAZIONE DEL CANTO:
In Manus Tuas è un canto di Taizè, già pubblicato nel post "i canti di taizè" che ripropniamo qui singolarmente.
Consigliamo l'utilizzo all'ingresso del momento della preghiera e in generale della celebrazione preghiera.
Dice il Vangelo:
"Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito".
"nelle tue mani, Padre, consegno il mio spirito".
Cantando In Manus Tuas, reciteremo l'ultima preghiera di Gesù prima della morte e risurrezione.

Coro Sgl
Erano Uomini Senza Paura


In manus tuas, Pater, commendo spiritum meum
In manus tuas, Pater, commendo spiritum meum


ALTRI RIFERIMENTI

“Padre, come il tuo divin Figlio pregherebbe in me,
così io voglio pregare te”

Beato Antonio Rosmini,
Domodossola, 11 Ottobre 1832

“…E’ a mio avviso estremamente importante incominciare a pregare non soltanto con un momento di silenzio, di pausa, di respiro, ma con il chiaro riconoscimento che non siamo capaci di pregare: Signore, sei tu che preghi in me. Non so da che parte cominciare è il tuo Spirito che mi guiderà. E’ necessario togliere dal dialogo con Dio ogni presunzione, tutto ciò che crediamo di aver imparato e di possedere. Dobbiamo entrare nella preghiera come poveri, non come possidenti. Ogni volta che ci presentiamo davanti a Dio, presentiamoci come assolutamente poveri. Credo che tutte le volte che non lo facciamo la nostra preghiera ne soffra, diventi più pesante, carica di cose che la disturbano. (…)
Occorre che ci rimettiamo ogni volta nella situazione battesimale del cieco che supplica: “Signore, che io veda”.
Signore, che io possa comprendere, che possa pronunciare le parole che lo Spirito mi suggerisce…”

Carlo Maria Martini
Stralci del libro "Qualcosa di così personale. Meditazioni sulla preghiera"

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