Cari Coristi,
grazie a tutti per aver cantato alle Confessioni e un grazie particolare al nostro amico Claudio, violinista. Soprattutto l'aver provato prima è servito a scaldare bene le voci.
Domenica prossima, 4 Dicembre, dopo la Messa ci saranno subito le prove del coro e poi ci fermeremo in oratorio per fare insieme il pranzo.
Durante il mese di Dicembre, quelle di Domenica prossima sono le uniche!
Di seguito alcune importanti novità riguardanti il coro e le sue attività,
a domenica.
Costa e Mario.
- Da Domenica 20 Novembre il nostro blog ha ampliato i suoi contenuti, inserendo nei Menù in alto 2 importanti documenti: il CALENDARIO di tutti gli impegni del coro e i TURNI DELLE CHITARRE per quest'anno 2011/2012.
- Da Domenica 27 Novembre dietro l'altare e dove ci sono il microfono e il leggio del coro, ci sarà appesa una BACHECA DEL CORO GIOVANI dove ogni cantore/chitarrista potrà vedere sempre e comunque il calendario del coro (anche se già distribuito ad inizio anno e disponibile, appunto, sul blog) e prendere il foglietto delle ultime prove a cui non è riuscito a venire.
- Sempre in questo mese il nostro Coro è approdato anche su Facebook in maniera da diffondere sempre più in modo capillare tutte le informazioni riguardanti i nostri impegni.
- Per quanto riguarda il blog ricordo che sul menù della colonna di sinistra, invece, sono accessibili tutti i canti a seconda del periodo liturigico e del momento di esecuzione durante le celebrazioni.
Il 99% dei testi disponibili ha anche gli accordi per la chitarra e alcuni hanno addirittura la spiegazione del canto!
Il prossimo appuntamento è per Domenica, oltre che per l'animazione della S. Messa anche per la cura della celebrazione delle Prime Confessioni delle ore 15.
Il ritrovo è per tutti fissato alle 14.30 come già ricordato.
Ricordatevi che il nostro blog http://cantosangiovanni.blogspot.com è sempre aggiornato, dunque per qualsiasi dubbio su orari/appuntamenti/date o altro, basterà un semplice click!
Coro Giovani
Erano Uomini Senza Paura
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mercoledì 23 novembre 2011
martedì 1 novembre 2011
VENERDI' 4 PROVE DEL CORO
Ciao a tutti,
vi ricordo, come da calendario, che questo Venerdì 4 Novembre faremo le PROVE del coro alle ore 20.45. Come sempre finiremo alle 21.45.
E' molto importante la presenza di tutti perché:
- proveremo già i canti delle Prime Confessioni di fine Novembre
- cominceremo a provare i canti dell'Avvento
- ripassiamo il Laudate Dominum e se c'è tempo il Santo Belli che utilizzeremo ancora nelle prossime domeniche.
I cantori vengano con il quadernetto per non disperdere il foglietto che daremo, i chitarristi invece con il capotasto, che è necessario.
A tutti chiedo di pubblicizzare in ogni modo queste prove che come spiegato sono di particolare importanza.
A Venerdì!
Costa.
vi ricordo, come da calendario, che questo Venerdì 4 Novembre faremo le PROVE del coro alle ore 20.45. Come sempre finiremo alle 21.45.
E' molto importante la presenza di tutti perché:
- proveremo già i canti delle Prime Confessioni di fine Novembre
- cominceremo a provare i canti dell'Avvento
- ripassiamo il Laudate Dominum e se c'è tempo il Santo Belli che utilizzeremo ancora nelle prossime domeniche.
I cantori vengano con il quadernetto per non disperdere il foglietto che daremo, i chitarristi invece con il capotasto, che è necessario.
A tutti chiedo di pubblicizzare in ogni modo queste prove che come spiegato sono di particolare importanza.
A Venerdì!
Costa.
martedì 4 ottobre 2011
PRIME PROVE IL 21 OTTOBRE!
Ciao a tutti,
le prime prove di quest'anno 2011/2012 saranno Venerdì 21 Ottobre, come sempre dalle 20.45 alle 21.45.
Intanto comunico che il calendario delle date del coro verrà distribuito Domenica 9 Ottobre ed è già appeso nella bacheca dell'oratorio.
Le date di tutte le prove e di tutti gli appuntamenti del coro sono comunque inseriti nel calendario della catechesi che in questi giorni state ricevendo da don Paolo.
A domenica!
Costa.
le prime prove di quest'anno 2011/2012 saranno Venerdì 21 Ottobre, come sempre dalle 20.45 alle 21.45.
Intanto comunico che il calendario delle date del coro verrà distribuito Domenica 9 Ottobre ed è già appeso nella bacheca dell'oratorio.
Le date di tutte le prove e di tutti gli appuntamenti del coro sono comunque inseriti nel calendario della catechesi che in questi giorni state ricevendo da don Paolo.
A domenica!
Costa.
lunedì 5 settembre 2011
DOMENICA 11, SI RIPARTE!
Dopo la pausa estiva, con il ritorno della Messa delle ore 10, Domenica 11 Settembre il nostro coro riprende la sua attività!
Il ritrovo, per questa Domenica, è fissato per tutti alle 9.30, così da sistemare e provare per questa prima Domenica del nuovo anno pastorale.
Per quanto riguarda le prove, verrà fissato e distribuito il calendario dopo che sarà definito quello dell'oratorio.
Ci vediamo domenica!
Costa e Mario.
Il ritrovo, per questa Domenica, è fissato per tutti alle 9.30, così da sistemare e provare per questa prima Domenica del nuovo anno pastorale.
Per quanto riguarda le prove, verrà fissato e distribuito il calendario dopo che sarà definito quello dell'oratorio.
Ci vediamo domenica!
Costa e Mario.
martedì 21 giugno 2011
GRAZIE, EMINENZA!
GRAZIE, EMINENZA!
Unendoci allo sdegno di quanti prendono le distanze dagli attacchi ingiustificati al nostro Arcivescovo card. Tettamanzi, pubblichiamo la lettera del Consiglio Pastorale Diocesano.
Siamo arrivati alla fine di questo anno pastorale, che, come sappiamo, segnerà anche il passaggio di consegne della Diocesi al nuovo Arcivescovo.
In questo momento, guardiamo tutti indietro, agli anni passati, anni pieni di tante attività, dello sforzo collettivo di fare insieme discernimento sul presente, anni costruttivi di ‘cantieri aperti’ che guardano con coraggio al futuro e che in parte ci sono stati consegnati per la loro attualizzazione: la famiglia, la 'buona notizia' della nostra fede, una ‘traditio fidei’ adeguata ai tempi, un’organizzazione ecclesiale diversamente presente sul territorio che punti sulla comunione per la missione, la corresponsabilità dei laici nella vita pastorale
della Chiesa, l’accoglienza aperta agli altri, specie se ‘piccoli’ e ‘deboli’, l’attenzione alla vita quotidiana con le sue positività, i suoi guai, i suoi drammi, nella fiducia che, tutti insieme, anche a questi ultimi si può cercare di porre rimedio, com’è stato per il Fondo Famiglia-Lavoro…
Ma, prima di tutto, sono stati anni nei quali il nostro Vescovo ci ha fatto da battistrada con il suo esempio: esempio di serenità innanzitutto, di affidamento al Signore comunque, di capacità di guardare al presente sempre con senso critico, con il coraggio della verità e della denuncia, anche scomoda quand’era necessario, e con la libertà propria del cristiano che vive come tutti gli altri, ben radicato in questo mondo e senza tuttavia appiattirsi su di esso,… una libertà dai condizionamenti di parte che, come ben sappiamo, gli hanno causato non di rado delle critiche anche molto ingiuste, davvero irriguardose e gratuite, che ci hanno fatto soffrire tutti perché così evidentemente dettate da interessi che con l’annuncio del Vangelo avevano ed hanno ben poco a che fare… Lo ringraziamo di cuore per tutto ciò, perché ce lo ha detto in molti modi -con le sue lettere pastorali, le omelie, gli scritti e gli interventi di ogni genere- ma, soprattutto, ce lo ha insegnato con il suo stile relazionale e con la sua vita concreta: il che costituisce peraltro la vera credibilità di una testimonianza. Usiamo questa occasione per dare spazio all’apprezzamento di molti ‘laici’, nostri compagni di strada nella vita e nel lavoro, che in tante occasioni ci hanno detto di riconoscersi anche loro nella sua voce libera e coraggiosa: una voce alzata a difesa di ideali grandi e pienamente cristiani, la cui condivisione costituisce tuttavia la base stessa di una società e la garanzia di una vita civile degna di questo nome. Grazie di cuore a nome di tutti noi, presbiteri, religiosi, diaconi ma soprattutto laici e laiche: ci impegneremo per continuare a costruire cantieri’ nuovi, che siano anche ‘reti’ di amicizia e di solidarietà, e ‘ponti’ di conoscenza, tolleranza, rispetto, e pace.
La Giunta con tutti i consiglieri del Consiglio Pastorale Diocesano
Unendoci allo sdegno di quanti prendono le distanze dagli attacchi ingiustificati al nostro Arcivescovo card. Tettamanzi, pubblichiamo la lettera del Consiglio Pastorale Diocesano.
Siamo arrivati alla fine di questo anno pastorale, che, come sappiamo, segnerà anche il passaggio di consegne della Diocesi al nuovo Arcivescovo.
In questo momento, guardiamo tutti indietro, agli anni passati, anni pieni di tante attività, dello sforzo collettivo di fare insieme discernimento sul presente, anni costruttivi di ‘cantieri aperti’ che guardano con coraggio al futuro e che in parte ci sono stati consegnati per la loro attualizzazione: la famiglia, la 'buona notizia' della nostra fede, una ‘traditio fidei’ adeguata ai tempi, un’organizzazione ecclesiale diversamente presente sul territorio che punti sulla comunione per la missione, la corresponsabilità dei laici nella vita pastorale
della Chiesa, l’accoglienza aperta agli altri, specie se ‘piccoli’ e ‘deboli’, l’attenzione alla vita quotidiana con le sue positività, i suoi guai, i suoi drammi, nella fiducia che, tutti insieme, anche a questi ultimi si può cercare di porre rimedio, com’è stato per il Fondo Famiglia-Lavoro…
Ma, prima di tutto, sono stati anni nei quali il nostro Vescovo ci ha fatto da battistrada con il suo esempio: esempio di serenità innanzitutto, di affidamento al Signore comunque, di capacità di guardare al presente sempre con senso critico, con il coraggio della verità e della denuncia, anche scomoda quand’era necessario, e con la libertà propria del cristiano che vive come tutti gli altri, ben radicato in questo mondo e senza tuttavia appiattirsi su di esso,… una libertà dai condizionamenti di parte che, come ben sappiamo, gli hanno causato non di rado delle critiche anche molto ingiuste, davvero irriguardose e gratuite, che ci hanno fatto soffrire tutti perché così evidentemente dettate da interessi che con l’annuncio del Vangelo avevano ed hanno ben poco a che fare… Lo ringraziamo di cuore per tutto ciò, perché ce lo ha detto in molti modi -con le sue lettere pastorali, le omelie, gli scritti e gli interventi di ogni genere- ma, soprattutto, ce lo ha insegnato con il suo stile relazionale e con la sua vita concreta: il che costituisce peraltro la vera credibilità di una testimonianza. Usiamo questa occasione per dare spazio all’apprezzamento di molti ‘laici’, nostri compagni di strada nella vita e nel lavoro, che in tante occasioni ci hanno detto di riconoscersi anche loro nella sua voce libera e coraggiosa: una voce alzata a difesa di ideali grandi e pienamente cristiani, la cui condivisione costituisce tuttavia la base stessa di una società e la garanzia di una vita civile degna di questo nome. Grazie di cuore a nome di tutti noi, presbiteri, religiosi, diaconi ma soprattutto laici e laiche: ci impegneremo per continuare a costruire cantieri’ nuovi, che siano anche ‘reti’ di amicizia e di solidarietà, e ‘ponti’ di conoscenza, tolleranza, rispetto, e pace.
La Giunta con tutti i consiglieri del Consiglio Pastorale Diocesano
giovedì 5 maggio 2011
TURNI COMUNIONI E CRESIME
Ciao a tutti, con questi turni, sentite le disponibilità di tutti, riusciamo a garantire "2 cori" per ogni celebrazione di queste domeniche con Comunioni e Cresime.
Vi prego di prendere visione così di andare alla Messa giusta!
Costa.
DOMENICA 8 MAGGIO
ore 9.45 Messa prime Comunioni GRUPPO 1
ore 15 Messa conferimento Cresime GRUPPO 2
DOMENICA 15 MAGGIO
ore 9.45 Messa prime Comunioni GRUPPO 2
ore 15 Messa conferimento Cresime GRUPPO 1
ritrovo comunioni ore 9.20
ritrovo cresime 14.30
GRUPPO 1
Costa
Mario
Fede
Chicca T.
Alessia Dossi
Marta T.
Michela
Viviana
GRUPPO 2
Costa
Albi
Nadia
Cate
Marghe
Emilia (?)
Marghe G.
Ale Ghezzi
Alessandra
Giulia
Vi prego di prendere visione così di andare alla Messa giusta!
Costa.
DOMENICA 8 MAGGIO
ore 9.45 Messa prime Comunioni GRUPPO 1
ore 15 Messa conferimento Cresime GRUPPO 2
DOMENICA 15 MAGGIO
ore 9.45 Messa prime Comunioni GRUPPO 2
ore 15 Messa conferimento Cresime GRUPPO 1
ritrovo comunioni ore 9.20
ritrovo cresime 14.30
GRUPPO 1
Costa
Mario
Fede
Chicca T.
Alessia Dossi
Marta T.
Michela
Viviana
GRUPPO 2
Costa
Albi
Nadia
Cate
Marghe
Emilia (?)
Marghe G.
Ale Ghezzi
Alessandra
Giulia
lunedì 13 dicembre 2010
MESSA DEI LUMI E MESSA DOMENICA

Ciao a tutti,
Sabato 18 Dicembre, come ogni anno, ci sarà la Messa dei Lumi alle ore 18 in chiesa.
Il nostro ritrovo è fissato per le 17.30 giù in oratorio: proveremo insieme a tutti i ragazzi della catechesi i canti.
Dobbiamo anche animare la Messa di Domenica 19, alla Messa delle ore 10.
Chiedo in questa settimana, via mail o commentando qui sul blog, di segnare il giorno in cui sarete presenti. Mario non verrà Sabato ma ci sarà Domenica, io le farò entrambe. Maggiore presenza dovrà certamente esserci per la Messa dei Lumi, ma noi grandi possiamo dividerci o comunque garantire anche la presenza per domenica mattina. I più piccoli infatti è giusto che vengano Sabato.
Magari con gli impegni personali di ciascuno di noi non ci sarà in generale necessità di chiedere doppie Messe: quindi fate sapere!
Costa.
lunedì 1 novembre 2010
VOCAZIONE DEL CRISTIANO, LA SANTITA'

Per questo giorno, 1° Novembre - Solennità di tutti i Santi, offriamo l'omelia del vescovo Antonio Riboldi.
Coro SGL
Erano Uomini Senza Paura
VOCAZIONE DEL CRISTIANO, LA SANTITA'
Questo mese, per la Festa di tutti i Santi e la Commemorazione dei defunti, ci offre la necessaria riflessione sul fine ultimo della nostra vita: dalla morte alla Vita.
Così scrive S. Giovanni apostolo: "Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre, di essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto Lui. Carissimi, fin d'ora noi siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando Egli si sarà manifestato, noi saremo simili a Lui, perché Lo vedremo così come Egli è. Chiunque ha questa speranza in Lui, purifica se stesso come Egli è puro". (I Gv. 3,1-2)
E, sempre Giovanni, nell'Apocalisse dice: 'Dopo ciò apparve una moltitudine immensa che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. E tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide e portavano palme nelle mani e gridavano a gran voce: "La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello". (Ap. 9, 10)
Questa visione di una 'moltitudine immensa', che passa sotto i nostri occhi, a prima vista può sembrarci esagerata, se consideriamo con superficialità, secondo il nostro povero punto di vista, quanto ci sembrino pochi coloro che hanno a cuore una vita vissuta con la dignità di quella moltitudine. Facile anche solo vedere un'umanità per lo più indifferente a quello che l'attende dopo la morte!
Entrando nei cimiteri, in questi giorni, si ha come l'impressione, per molti, di una fugace visita, che vuole certamente essere ricordo di chi era tra noi, ha vissuto e condiviso tutto con noi; e, per chi ha vissuto gomito a gomito con amore, la morte appare un assurdo, incomprensibile distacco da chi ora non c'è più... ma, per gli uni e per gli altri, vi è la consapevolezza, che tutto ciò deve essere ...per un momento, poi... la vita continua!
Dovremmo sapere tutti che la vita non è un dono qualsiasi, ma è il Dono di Dio per eccellenza, che ha sicuramente un futuro nell'eternità. Vivere dovrebbe essere, nella coscienza di tutti, camminare verso quel giorno quando finirà la nostra esperienza terrena, ma inizierà quella con Dio e la 'moltitudine' di cui parla Giovanni.
Se c'è una stoltezza inammissibile in tanti è quella di 'vivere' senza pensare a ciò che ci attende.
Mentre per il credente la saggezza è vivere preparandosi per trasferirsi alla sua vera Casa, il Cielo: l'esistenza terrena può essere più o meno lunga, ma alla fine si sa di tornare a Casa, dove il Padre ci attende.
È dunque giusto e sapiente, in questa Solennità dei Santi e nella Commemorazione dei nostri defunti, quando, chinandoci sopra le tombe dei nostri cari, contempliamo il severo Mistero della morte, che è di tutti, interrogarci su ciò che ci attende dopo...
Non è possibile che tutto di noi finisca li, sotterrato sotto una manciata di terra. Come non è possibile possa finire nel mesto ricordo di un momento, il vincolo di amore che ci ha uniti in vita con chi ora non è più tra noi. Non ha senso costruire 'qui' un amore, che non abbia dimensioni di eternità, anche se c'è chi considera la vita solo come 'un diario' da affidare a chi resta e non come il prologo della vita eterna.
La ricerca del 'senso' della vita è un percorso a volte lungo e accidentato, ma soprattutto assolutamente personale, che chiama in causa ogni singolo uomo, che non deve però essere mai lasciato solo in questo cammino: la preghiera, l'amicizia sincera lo possono sempre sostenere...
La vita - credo tutti dovremmo.'avvertirlo' nell'esperienza quotidiana - è una seria responsabilità. Pensiamo alla fatica di chi cerca di crescere bene, secondo i disegni di Dio: la fatica quotidiana di una mamma in casa; la fatica di un padre di famiglia, per essere sostegno morale e materiale per i suoi cari; la fatica della 'ricerca' nei giovani e degli educatori che li affiancano; la fatica di un missionario, di un prete, di una suora che si sono consacrati per intero a Dio; la fatica dei malati nell'accettazione della sofferenza.
È l'esperienza del 'sentirsi' pellegrini sulla terra, in mezzo a tante difficoltà e incognite, puntando diritti là dove Dio vuole si arrivi: la santità, che domani darà il diritto di partecipare alla `moltitudine', descritta da Giovanni, 'avvolti in candide vesti, portando palme nelle mani e gridando a gran voce', ciò in cui sempre si è creduto: 'La salvezza appartiene al nostro Dio e all'Agnello'.
Forse alcuni provano un certo disagio di fronte alla parola 'SANTITÀ', ma i nostri fratelli nella fede si definivano `santi', solo perché erano consapevoli di appartenere a Chi è la Santità: Dio. “Tutti i fedeli - afferma il Concilio - di Qualsiasi stato o grado, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità... I coniugi e genitori cristiani, seguendo la propria via, devono con costante amore sostenersi a vicenda nella grazia per tutta la vita e istruire nella dottrina cristiana e nelle virtù evangeliche la prole che amorosamente hanno accettato da Dio. Così infatti offrono a tutti l'esempio di un amore instancabile e generoso, edificando il fraterno consorzio della santità" (L.G. 41).
Credo che tutti noi, in questi giorni in particolare, andremo a trovare i nostri cari che sono tornati a Dio. Troveremo coloro che hanno condiviso con noi la vita, troveremo tanti, ma tanti, amici, con cui abbiamo cercato di dare il vero 'senso' alla nostra esistenza. Non sono ricordi che solo per un momento riallacciano rapporti: i nostri cari, i nostri amici non sono perduti... hanno solo cambiato dimora! E ora, che sono in Cielo - a Dio volendo - continuano ad 'esserci presenti' e ci offrono un amorevole consiglio, che non mentisce più: 'SIATE SANTI!'.
Cosi don Tonino Bello pregava Maria SS.ma, pensando alla morte:
"Quando giungerà anche per noi l'ultima ora,
e il sole si spegnerà sui barlumi del crepuscolo,
mettiti accanto a noi perché possiamo affrontare la morte.
E un'esperienza che hai fatto con Gesù,
quando il sole si eclissò e si fece gran buio sulla terra.
Questa esperienza ripetila con noi.
Piantati sotto la nostra croce, sorvegliaci nell'ora delle tenebre,
Infondici nell'anima affaticata la dolcezza del sonno.
Se tu ci darai una mano, non avremo più paura di lei...
Anzi l'ultimo istante della nostra vita
lo sperimenteremo come l'ingresso nella cattedrale della luce
al termine di un lungo pellegrinaggio, con la fiaccola accesa.
Giunti sul sagrato, dopo averla spenta, deporremo la fiaccola.
Non avremo più bisogno della luce della fede, che ha illuminato il cammino. Oramai saranno gli splendori del tempio
ad allargare di felicità le nostre pupille".
E vorrei ancora aggiungere una breve riflessione di Paolo VI sui defunti:
"Vi invitiamo oggi ad uscire con la memoria dal mondo dei vivi ed a fare, come è costume in questo mese, una visita al mondo dei nostri cari defunti, a tutta l'umanità trapassata dalla scena del tempo a quella dell'esistenza fuori del tempo. Visitando i cimiteri ci fa riflettere alla inesorabile caducità della vita presente; ed è questa una formidabile lezione anche se l'effetto pratico può essere ambiguo, stimolando in chi non riflette un'ansia maggiore di vivere la vita presente, ma crescendo invece nei credenti la sapienza per il buon uso di ogni valore, del tempo durante la nostra effimera attuale giornata terrena. É una scuola di alta filosofia questa sosta sui sepolcri umani.
Anche per due altre ragioni: per compiere un dovere di memoria e di riconoscenza verso chi ci ha lasciato un'eredità, quella della vita specialmente, e poi tante altre, dell'amicizia, della cultura, del sacrificio forse. Dimenticare non è umano, non è saggio.
L'altra ragione perché la memoria dei defunti non è soltanto una rimembranza, è una celebrazione della loro sopravvivenza, dell'immortalità della loro anima, anche se tanto velata di mistero; è un contatto con una comunione viva e commovente con coloro i quali 'ci hanno preceduti con il segno della fede e dormono il sonno della pace'.
In Cristo poi li possiamo in qualche modo raggiungere, i nostri morti, che in Lui sono vivi. In Cristo continua la CIRCOLAZIONE DELL'AMORE. La nostra vita 'ecco, io vi dico un mistero' (S. Paolo ai Corinti) riprenderà. Ora si trova in una fase di dissociazione che disintegra il corpo, e lascia superstite l'anima, ma questa è priva dello strumento naturale per le sue facoltà normali. Un giorno, se qui siamo inseriti in Cristo, il nostro corpo risorgerà, ricomposto, perfetto e felice.
Non è vano pensare così: è vero, è pio, è consolante. Lo sguardo del passato si volge al futuro, verso l'aurora del ritorno di Cristo. Per questo riflettiamo e preghiamo per i nostri defunti e, ricordando ciò che ci attende, preghiamo per noi vivi".
lunedì 27 settembre 2010
PADRE MIO MI ABBANDONO A TE

SPIEGAZIONE DEL CANTO:
Il canto, che con gli accordi vedete qualche riga più in basso, si ispira a questa preghiera bellissima scritta da Charles de Foucauld.
La pubblichiamo perchè possa essere utile per capire il significato della canzone del Gen Rosso, siamo certi piacerà a tutti.
Coro SGL
Erano Uomini Senza Paura
Padre, mi abbandono a Te,
fa' di me ciò che ti piace.
Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà si compia in me, e in tutte le tue creature:
non desidero nient'altro, mio Dio.
Rimetto l'anima mia nelle tua mani, te la dono, mio Dio,
con tutto l'amore del mio cuore, perché ti amo.
E per me un'esigenza di amore, il donarmi a Te,
l'affidarmi alle tue mani, senza misura,
con infinita fiducia: perché Tu sei mio Padre.
Beato Charles De Foucauld
Intro: RE RE5+ RE RE5+
RE RE5+ RE RE5+
Padre mio, mi abbandono a Te,
MI- MI-/FA# MI-/SOL LA
di me fai quello che ti piace.
FA# SI- SI
Grazie di ciò che fai per me,
MI LA4 LA
spero solamente in Te.
RE RE5+ RE RE5+
Purchè si compia il tuo volere
MI- MI-/FA# MI-/SOL LA
in me e in tutti i miei fratelli,
FA# SI- SI
niente desidero di più,
MI LA4 LA
fare quello che vuoi Tu.
RE MI7
Dammi che ti riconosca,
LA7 RE
dammi che ti possa amare sempre più.
RE MI7
Dammi che ti resti accanto,
LA7 RE (finale: RE5+ RE RE5+ RE)
dammi d'essere l'amor.
Fra le tue mani depongo la mia anima
con tutto l'amore del mio cuore,
mio Dio, la dono a Te
perchè ti amo immensamente.
Sì, ho bisogno di donarmi a Te,
senza misura affidarmi alle Tue mani,
perchè sei il Padre mio,
perchè sei il Padre mio.
Dammi che ti riconosca,
dammi che ti possa amare sempre più,
dammi che ti resti accanto,
dammi d'essere l'amor.
Si consiglia voce solista per le strofe e coro per il ritornello.
venerdì 24 settembre 2010
DOMENICA 26 SETTEMBRE
INGRESSO -> è bello lodarti
ALLELUIA -> cantro per cisto oppure la nostra festa
OFFERTORIO -> su questo altare
COMUNIONE -> pane del cielo (tutta)
SPEZZARE DEL PANE -> pne vivo spezzato per noi oppure parole di vita
USCITA -> come vento e fuoco.
ALLELUIA -> cantro per cisto oppure la nostra festa
OFFERTORIO -> su questo altare
COMUNIONE -> pane del cielo (tutta)
SPEZZARE DEL PANE -> pne vivo spezzato per noi oppure parole di vita
USCITA -> come vento e fuoco.
mercoledì 15 settembre 2010
ERANO UOMINI SENZA PAURA 2010/2011
Con Domenica scorsa il nostro coro ha ripreso servizio!!!
Di sotto i canti di Domenica 19 e 2 iniziali dati importanti.
INGRESSO - è bello lodarti
OFFERTORIO - canto d'umiltà
COMUNIONE - e mi sorprende
(tutti i canti con testi e accordi sono su questa nostra pagina disponibili)
AGENDA
Giovedì 23 Settembre ore 18 MESSA INIZIO ANNO celebrata da don Paolo, ritrovo ore 17.30
Sabato 27 Novembre ore 15 CONFESSIONI, ritrovo ore 14.30
A DOMENICA!
Coro SgL
Erano Uomini Senza Paura
Di sotto i canti di Domenica 19 e 2 iniziali dati importanti.
INGRESSO - è bello lodarti
OFFERTORIO - canto d'umiltà
COMUNIONE - e mi sorprende
(tutti i canti con testi e accordi sono su questa nostra pagina disponibili)
AGENDA
Giovedì 23 Settembre ore 18 MESSA INIZIO ANNO celebrata da don Paolo, ritrovo ore 17.30
Sabato 27 Novembre ore 15 CONFESSIONI, ritrovo ore 14.30
A DOMENICA!
Coro SgL
Erano Uomini Senza Paura
MONDIALE DEI GIOVANI IL 16 OTTOBRE
Cari visitatori,
ecco la lettera del SERMIG (SERvizio MIssionario Giovani) con cui invita tutti a prtecipre al 3° appuntamento mondilae dei giovani per la pace.
Dopo il 27 Agosto all'Aquila, il percorso del mondiale continua ritrovandosi a Torino.
Il 27 Agosto c'erano 3000 persone, a Torino vogliono esserci ancora di più.
Ecco la lettera che la Comunità del Sermig insieme ad Ernesto, fondatore ed animatore, ha scritto:
"dopo Collemaggio, è ora Torino ad attendervi spalancando le sue porte ai Giovani della Pace e a tutti coloro che credono che il mondo si può cambiare.
Siete tutti invitati alla seconda tappa del 3° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace, in programma il 16 ottobre prossimo a Torino.
Non sarà un concerto né uno spettacolo, ma un momento di vita. A parlare non saranno presentatori né attori, ma giovani e testimoni. Si tratterà di un nuovo momento forte di quel cammino di formazione permanente alla solidarietà, alla pace ed alla cittadinanza responsabile nel quale siamo entrati da oltre un anno, attraverso la scelta di un nuovo stile di vita.
L'appuntamento è a partire dalle ore 14 in Piazza san Carlo con l'accoglienza dei partecipanti da parte di rappresentanti delle Università torinesi.
Seguirà l'incontro "Una buona notizia: Il mondo si può cambiare".
La conclusione è prevista intorno alle ore 19, con la pulizia della piazza.
Come molti di voi già sanno, le nostre iniziative non hanno sponsor.
La maggior parte delle spese è a carico nostro.
Chiediamo perciò ad ognuno di voi un contributo indicativo di 5 €.
Nei nostri incontri vogliamo sempre ricordarci anche dei più poveri. Per questo invitiamo ognuno dei partecipanti a portare 1 kg di alimentari che utilizzeremo nell'ambito delle nostre missioni umanitarie nell'est europeo. Puoi trovare qui l'elenco dettagliato.
Per facilitare l'organizzazione, vi saremo grati se vorrete iscrivervi appena vi è possibile, singoli o gruppi, sul sito www.mondialedeigiovani.org
Vi aspettiamo !
Sermig - Fraternità della Speranza
Siti: www.sermig.org - www.giovanipace.org
PROPOSTA PER UN NUOVO STILE DI VITA
Noi giovani abbiamo tra le mani le potenzialità per cambiare questo mondo oppresso da ingiustizie, abusi, violenze… C’è bisogno di noi.
Possiamo fare la nostra parte e proporre a noi stessi e agli adulti una nuova prospettiva da cui guardare il mondo; possiamo portare sogni, etica, voglia di valori tra i nostri coetanei, nella scuola, nella cultura, nella religione, nella politica, nell’economia e ovunque operiamo.
Siamo pronti a mettere da parte la sfiducia, la paura, ad aprirci alla speranza.
Ma il domani è già oggi, è tra le nostre mani. Per costruire il futuro bisogna cominciare dal presente. Bisogna essere il presente! Un desiderio e un impegno che non si riducono ad un momento, ma chiedono una “conversione”, chiedono preparazione, caparbietà e un bagaglio irrinunciabile. Vogliamo che la vita di ciascuno di noi diventi un fatto di speranza.
L’Appuntamento Mondiale Giovani della Pace nasce dal desiderio di coinvolgere tanti in questa responsabilità, tanti che dicano “Io ci sto. Ci metto la vita”. Il “Mondiale” non è una “giornata”, non è uno spettacolo. È un percorso. Diamo appuntamento ai giovani come noi che decidono di mettersi in gioco per cambiare questo mondo, partendo dal proprio stile di vita.
Nel 2010 l’Appuntamento avrà due tappe: una a L’Aquila la notte del 27 agosto, l’altra il 16 ottobre a Torino.
Crediamo che occorra oggi una riconciliazione tra la generazione dei padri e quella dei figli, per gettare insieme basi nuove per un futuro diverso.
Vogliamo percorrere un cammino di formazione permanente che duri tutta la vita e per tutte le sue stagioni. Un cammino che porti ognuno di noi ad essere una persona completa, attenta ai segni dei tempi, capace di comprendere ed esprimere la complessità dei problemi, pronta a tradurre in operatività il pensiero maturato.
Dire "Io ci sto" non è per noi l’impegno episodico di un momento di emotività, ma diventa scelta quotidiana che si allarga ai nostri amici, ai nostri gruppi.
Per nutrire il nostro "Io ci sto" abbiamo bisogno di un cammino di formazione permanente.
Una formazione che cresce e si sviluppa su tre dimensioni:
1. il lavoro su noi stessi, il primo e più importante, perché dà valore assoluto alla persona, ci rende consapevoli delle nostre potenzialità, ci aiuta ad entrare nell’equilibrio di tutto il nostro essere;
2.un impegno coerente nella realtà in cui viviamo, che sia il mondo della scuola, la parrocchia o altri ambiti aggregativi - il quartiere, il paese, la città - come studenti o lavoratori, figli o genitori, laici o religiosi, condotto sempre con spirito di servizio;
3. una capacità di sguardo sul mondo: impariamo a guardare al mondo come la casa comune dell’unica famiglia umana.
Qualunque gioia o sofferenza, ovunque accada, ci è vicina, attende la nostra commozione e il nostro interessamento.
Per una formazione permanente occorre poi imparare a “logorare i gradini dei saggi”, ricercare dei maestri per crescere nel confronto con donne e uomini che non predicano ma vivono la saggezza nel silenzio, nello sguardo, nella compassione, nei comportamenti.
Maestri disposti a condividere il sapere e a far crescere la cultura della vita.
Le nostre parole-chiave per un nuovo STILE DI VITA
Non vogliamo che il mondo ci cambi, che corrompa le nostre migliori aspirazioni. Vorremmo essere noi a cambiare il mondo.
Sappiamo che per farlo dobbiamo avere idee chiare, darci un metodo che giorno dopo giorno possa trasformarsi in stile di vita. Per questo abbiamo individuato alcune parole-chiave.
Restituzione
Io ci sto… a restituire e restituirmi.
Credo che la vita sia un dono e un’opportunità, per me e per gli altri. Nelle mie mani ho tempo, capacità, intelligenza, possibilità di scelta, denaro. Ho una cultura, una professione,
l’esperienza del presente e del passato. Questi beni mi possono far diventare egoista o altruista, sapiente o cieco. Restituzione è condividerli, metterli a servizio del bene: allora il loro valore si moltiplica.
Restituzione è passare dalle parole ai fatti, è dare agli altri il meglio di me. Restituzione di ciò che sono e di ciò che posseggo è credere ed operare per la giustizia.
Ogni giorno 30mila persone muoiono per fame. Se fossero mia madre o mio fratello, guai! Ma io devo considerare tutti, proprio tutti, miei familiari. Perché gli altri siamo noi. Restituzione è una mentalità, il segno concreto che la soluzione dei grandi problemi passa anche da me. Restituzione è l’inizio della più grande rivoluzione non violenta: la rivoluzione della commozione e dell’intelligenza.
SobrietàIo ci sto… a vivere con sobrietà.
Sobrietà è la conseguenza naturale dello spirito di restituzione.
Sobrietà nel mangiare, nel vestire, nel modo di spendere, nel mio tempo libero. Sobrietà è non sprecare nulla, consumare solo il necessario, rispettare la natura. Sobrietà è rifiutare la logica dello sballo e l’uso di qualsiasi droga - anche solo di uno spinello - perché manda in fumo le mie potenzialità, mi rende schiavo e finanzia le mafie.
Sobrietà nel rapporto con gli altri è vivere ogni legame nell’autenticità e rispettandola libertà dell’altro, non tradire la fiducia di nessuno, non scendere a compromessi per rincorrere il successo personale. Sobrietà, a partire dal linguaggio, è amare la semplicità che non fa sentire nessuno escluso. Sobrietà è sapere che ogni mia scelta è un voto dato all’avidità o alla condivisione.
Dialogo
Io ci sto… ad aprirmi al dialogo.
Dialogo per crescere nel rispetto con chi è diverso da me. Dialogo è meritarmi di dialogare, e questo accade se sono una persona credibile. Dialogo che non maschera la mia identità e i valori in cui credo, ma mantiene aperti intelligenza e cuore.
Dialogo se sono disposto a sedermi intorno ad un tavolo, pronto a cambiare qualcuna delle mie idee. Dialogo è guardare avanti e non indietro, è abolire la parola nemico, è unire le forze per risolvere il problema che abbiamo in comune. Dialogo è mettermi nei panni dell’altro anziché voler imporre il mio punto di vista.
Dialogo è capire le ragioni degli altri. Dialogo è voler conoscere e comprendere la storia del popolo diverso dal mio, per migliorare il nostro presente e il nostro futuro.
Dialogo è reciprocità di diritti e di doveri: tutto ciò che è permesso in un Paese deve essere permesso anche negli altri. Perché la strada dell’odio non porta al domani.
Pace
Io ci sto… a lavorare per la pace.
Pace che discende dalla giustizia, dal perdono, dal dialogo. Pace prima di tutto con la mia storia.
Pace con l’altro, che mi libera dal rancore, che mi riapre alla vita.
Pace non solo per me, ma per tutti. Pace che non si improvvisa, ma va progettata con metodo, 24 ore su 24. Pace che ha bisogno di mille azioni diverse per essere costruita, perché le cause delle guerre sono sempre complesse. Pace perché la storia bussa alla porta della nostra intelligenza.
E ci dice che solo la “pace preventiva” può portare alla pace, accompagnata dalla giustizia preventiva, dal lavoro, dalle cure, dall’istruzione, dai diritti e dalla dignità, dalla solidarietà preventivi.
Siamo cresciuti pensando che ci fossero guerre giuste. Vogliamo pensare d’ora in poi che tutte le guerre, tutte le violenze sono ingiuste. Solo la pace è giusta, solo la giustizia è giusta, solo lo sviluppo per tutti è giusto.
Pace perché lo stato di diritto è la miglior sicurezza. Pace per dire no a tutte le armi, che uccidono quattro volte: perché mettono le nostre intelligenze a servizio della morte anziché del bene; distolgono risorse economiche dall’educazione, dalla sanità, dallo sviluppo; uccidono veramente, lasciando sul campo morti e feriti; preparano la vendetta.
Pace che non ha eserciti pronti, ma ha la ragione, ha te, ha me.
Silenzio
Io ci sto… a fare silenzio.
Silenzio per entrare in una conoscenza profonda di me stesso, con il coraggio di guardarmi allo specchio e di vedere i miei limiti. Silenzio perché possano risuonare la voce della mia coscienza e la voce di Dio.
Silenzio per lasciar emergere il bene che posso fare, per dare forza alle mie convinzioni e ai miei sogni.
Silenzio è umiltà di chi ascolta per comprendere
e imparare. Silenzio per capire meglio gli altri, per vederli meglio al di là del mio punto di vista, al di là del loro “colore” politico, di pelle e di religione.
Silenzio per uscire dalla gara a chi grida più forte.
Silenzio per far pensare un mondo che ha fatto della confusione, dell’avidità e dell’aggressione il suo stile.
Silenzio è determinazione di ascoltare il grido delle ingiustizie che mi circondano e di non accettare più l’indifferenza. Silenzio perché le parole non siano più scatole vuote da riempire sull’onda del momento.
Silenzio per dare significato ad ogni respiro e all’attimo che ho davanti.
Carta dei Giovani
Nel percorso degli Appuntamenti Mondiali precedenti i Giovani della Pace hanno realizzato e firmato la Carta dei Giovani, il manifesto del loro impegno. Dieci punti che racchiudono le loro speranze, le loro migliori volontà. È da questi dieci punti che nasce la “Proposta per un nuovo stile di vita”.
Voglio trovare il senso per la mia VITA,
che è unica ed irripetibile, per viverla senza guerra,
violenza, paura e sperare nel futuro.
Mi impegno perché ogni UOMO e DONNA
possa valorizzare le proprie potenzialità
e perché nessuno sia sfruttato.
Voglio capire cosa è il bene e cosa è il male,
voglio vivere in un mondo dove esiste il perdono
e dove la vendetta sia abolita.
Mi impegno a CAMBIARE vita se ho sbagliato.
Voglio lottare contro le SCHIAVITU'
che ci hanno proposto COME LIBERTA'
e che hanno ucciso troppi ragazzi e ragazze.
Mi impegno perché tutti abbiano accesso
agli strumenti per comunicare e l’informazione
sia al servizio della persona.
Voglio amare e capire, nella libertà, che cosa è la verità.
Mi impegno perché il LAVORO possa essere
un bene per tutta l’umanità.
Voglio avere la libertà di coscienza
e di professare la mia FEDE in ogni parte del mondo.
Mi impegno perché tutte le risorse e le ricchezze
siano usate ed equamente distribuite
per contribuire a costruire un mondo migliore,
e voglio che la terra sia RISPETTATA.
Io ci sto.
Ci metto la faccia per squarciare il buio dell’odio,
della fame, della guerra, dell’ingiustizia, dell’egoismo, dell’ignoranza, della paura, della droga,
dell’indifferenza.
ecco la lettera del SERMIG (SERvizio MIssionario Giovani) con cui invita tutti a prtecipre al 3° appuntamento mondilae dei giovani per la pace.
Dopo il 27 Agosto all'Aquila, il percorso del mondiale continua ritrovandosi a Torino.
Il 27 Agosto c'erano 3000 persone, a Torino vogliono esserci ancora di più.
Ecco la lettera che la Comunità del Sermig insieme ad Ernesto, fondatore ed animatore, ha scritto:
"dopo Collemaggio, è ora Torino ad attendervi spalancando le sue porte ai Giovani della Pace e a tutti coloro che credono che il mondo si può cambiare.
Siete tutti invitati alla seconda tappa del 3° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace, in programma il 16 ottobre prossimo a Torino.
Non sarà un concerto né uno spettacolo, ma un momento di vita. A parlare non saranno presentatori né attori, ma giovani e testimoni. Si tratterà di un nuovo momento forte di quel cammino di formazione permanente alla solidarietà, alla pace ed alla cittadinanza responsabile nel quale siamo entrati da oltre un anno, attraverso la scelta di un nuovo stile di vita.
L'appuntamento è a partire dalle ore 14 in Piazza san Carlo con l'accoglienza dei partecipanti da parte di rappresentanti delle Università torinesi.
Seguirà l'incontro "Una buona notizia: Il mondo si può cambiare".
La conclusione è prevista intorno alle ore 19, con la pulizia della piazza.
Come molti di voi già sanno, le nostre iniziative non hanno sponsor.
La maggior parte delle spese è a carico nostro.
Chiediamo perciò ad ognuno di voi un contributo indicativo di 5 €.
Nei nostri incontri vogliamo sempre ricordarci anche dei più poveri. Per questo invitiamo ognuno dei partecipanti a portare 1 kg di alimentari che utilizzeremo nell'ambito delle nostre missioni umanitarie nell'est europeo. Puoi trovare qui l'elenco dettagliato.
Per facilitare l'organizzazione, vi saremo grati se vorrete iscrivervi appena vi è possibile, singoli o gruppi, sul sito www.mondialedeigiovani.org
Vi aspettiamo !
Sermig - Fraternità della Speranza
Siti: www.sermig.org - www.giovanipace.org
PROPOSTA PER UN NUOVO STILE DI VITA
Noi giovani abbiamo tra le mani le potenzialità per cambiare questo mondo oppresso da ingiustizie, abusi, violenze… C’è bisogno di noi.
Possiamo fare la nostra parte e proporre a noi stessi e agli adulti una nuova prospettiva da cui guardare il mondo; possiamo portare sogni, etica, voglia di valori tra i nostri coetanei, nella scuola, nella cultura, nella religione, nella politica, nell’economia e ovunque operiamo.
Siamo pronti a mettere da parte la sfiducia, la paura, ad aprirci alla speranza.
Ma il domani è già oggi, è tra le nostre mani. Per costruire il futuro bisogna cominciare dal presente. Bisogna essere il presente! Un desiderio e un impegno che non si riducono ad un momento, ma chiedono una “conversione”, chiedono preparazione, caparbietà e un bagaglio irrinunciabile. Vogliamo che la vita di ciascuno di noi diventi un fatto di speranza.
L’Appuntamento Mondiale Giovani della Pace nasce dal desiderio di coinvolgere tanti in questa responsabilità, tanti che dicano “Io ci sto. Ci metto la vita”. Il “Mondiale” non è una “giornata”, non è uno spettacolo. È un percorso. Diamo appuntamento ai giovani come noi che decidono di mettersi in gioco per cambiare questo mondo, partendo dal proprio stile di vita.
Nel 2010 l’Appuntamento avrà due tappe: una a L’Aquila la notte del 27 agosto, l’altra il 16 ottobre a Torino.
Crediamo che occorra oggi una riconciliazione tra la generazione dei padri e quella dei figli, per gettare insieme basi nuove per un futuro diverso.
Vogliamo percorrere un cammino di formazione permanente che duri tutta la vita e per tutte le sue stagioni. Un cammino che porti ognuno di noi ad essere una persona completa, attenta ai segni dei tempi, capace di comprendere ed esprimere la complessità dei problemi, pronta a tradurre in operatività il pensiero maturato.
Dire "Io ci sto" non è per noi l’impegno episodico di un momento di emotività, ma diventa scelta quotidiana che si allarga ai nostri amici, ai nostri gruppi.
Per nutrire il nostro "Io ci sto" abbiamo bisogno di un cammino di formazione permanente.
Una formazione che cresce e si sviluppa su tre dimensioni:
1. il lavoro su noi stessi, il primo e più importante, perché dà valore assoluto alla persona, ci rende consapevoli delle nostre potenzialità, ci aiuta ad entrare nell’equilibrio di tutto il nostro essere;
2.un impegno coerente nella realtà in cui viviamo, che sia il mondo della scuola, la parrocchia o altri ambiti aggregativi - il quartiere, il paese, la città - come studenti o lavoratori, figli o genitori, laici o religiosi, condotto sempre con spirito di servizio;
3. una capacità di sguardo sul mondo: impariamo a guardare al mondo come la casa comune dell’unica famiglia umana.
Qualunque gioia o sofferenza, ovunque accada, ci è vicina, attende la nostra commozione e il nostro interessamento.
Per una formazione permanente occorre poi imparare a “logorare i gradini dei saggi”, ricercare dei maestri per crescere nel confronto con donne e uomini che non predicano ma vivono la saggezza nel silenzio, nello sguardo, nella compassione, nei comportamenti.
Maestri disposti a condividere il sapere e a far crescere la cultura della vita.
Le nostre parole-chiave per un nuovo STILE DI VITA
Non vogliamo che il mondo ci cambi, che corrompa le nostre migliori aspirazioni. Vorremmo essere noi a cambiare il mondo.
Sappiamo che per farlo dobbiamo avere idee chiare, darci un metodo che giorno dopo giorno possa trasformarsi in stile di vita. Per questo abbiamo individuato alcune parole-chiave.
Restituzione
Io ci sto… a restituire e restituirmi.
Credo che la vita sia un dono e un’opportunità, per me e per gli altri. Nelle mie mani ho tempo, capacità, intelligenza, possibilità di scelta, denaro. Ho una cultura, una professione,
l’esperienza del presente e del passato. Questi beni mi possono far diventare egoista o altruista, sapiente o cieco. Restituzione è condividerli, metterli a servizio del bene: allora il loro valore si moltiplica.
Restituzione è passare dalle parole ai fatti, è dare agli altri il meglio di me. Restituzione di ciò che sono e di ciò che posseggo è credere ed operare per la giustizia.
Ogni giorno 30mila persone muoiono per fame. Se fossero mia madre o mio fratello, guai! Ma io devo considerare tutti, proprio tutti, miei familiari. Perché gli altri siamo noi. Restituzione è una mentalità, il segno concreto che la soluzione dei grandi problemi passa anche da me. Restituzione è l’inizio della più grande rivoluzione non violenta: la rivoluzione della commozione e dell’intelligenza.
SobrietàIo ci sto… a vivere con sobrietà.
Sobrietà è la conseguenza naturale dello spirito di restituzione.
Sobrietà nel mangiare, nel vestire, nel modo di spendere, nel mio tempo libero. Sobrietà è non sprecare nulla, consumare solo il necessario, rispettare la natura. Sobrietà è rifiutare la logica dello sballo e l’uso di qualsiasi droga - anche solo di uno spinello - perché manda in fumo le mie potenzialità, mi rende schiavo e finanzia le mafie.
Sobrietà nel rapporto con gli altri è vivere ogni legame nell’autenticità e rispettandola libertà dell’altro, non tradire la fiducia di nessuno, non scendere a compromessi per rincorrere il successo personale. Sobrietà, a partire dal linguaggio, è amare la semplicità che non fa sentire nessuno escluso. Sobrietà è sapere che ogni mia scelta è un voto dato all’avidità o alla condivisione.
Dialogo
Io ci sto… ad aprirmi al dialogo.
Dialogo per crescere nel rispetto con chi è diverso da me. Dialogo è meritarmi di dialogare, e questo accade se sono una persona credibile. Dialogo che non maschera la mia identità e i valori in cui credo, ma mantiene aperti intelligenza e cuore.
Dialogo se sono disposto a sedermi intorno ad un tavolo, pronto a cambiare qualcuna delle mie idee. Dialogo è guardare avanti e non indietro, è abolire la parola nemico, è unire le forze per risolvere il problema che abbiamo in comune. Dialogo è mettermi nei panni dell’altro anziché voler imporre il mio punto di vista.
Dialogo è capire le ragioni degli altri. Dialogo è voler conoscere e comprendere la storia del popolo diverso dal mio, per migliorare il nostro presente e il nostro futuro.
Dialogo è reciprocità di diritti e di doveri: tutto ciò che è permesso in un Paese deve essere permesso anche negli altri. Perché la strada dell’odio non porta al domani.
Pace
Io ci sto… a lavorare per la pace.
Pace che discende dalla giustizia, dal perdono, dal dialogo. Pace prima di tutto con la mia storia.
Pace con l’altro, che mi libera dal rancore, che mi riapre alla vita.
Pace non solo per me, ma per tutti. Pace che non si improvvisa, ma va progettata con metodo, 24 ore su 24. Pace che ha bisogno di mille azioni diverse per essere costruita, perché le cause delle guerre sono sempre complesse. Pace perché la storia bussa alla porta della nostra intelligenza.
E ci dice che solo la “pace preventiva” può portare alla pace, accompagnata dalla giustizia preventiva, dal lavoro, dalle cure, dall’istruzione, dai diritti e dalla dignità, dalla solidarietà preventivi.
Siamo cresciuti pensando che ci fossero guerre giuste. Vogliamo pensare d’ora in poi che tutte le guerre, tutte le violenze sono ingiuste. Solo la pace è giusta, solo la giustizia è giusta, solo lo sviluppo per tutti è giusto.
Pace perché lo stato di diritto è la miglior sicurezza. Pace per dire no a tutte le armi, che uccidono quattro volte: perché mettono le nostre intelligenze a servizio della morte anziché del bene; distolgono risorse economiche dall’educazione, dalla sanità, dallo sviluppo; uccidono veramente, lasciando sul campo morti e feriti; preparano la vendetta.
Pace che non ha eserciti pronti, ma ha la ragione, ha te, ha me.
Silenzio
Io ci sto… a fare silenzio.
Silenzio per entrare in una conoscenza profonda di me stesso, con il coraggio di guardarmi allo specchio e di vedere i miei limiti. Silenzio perché possano risuonare la voce della mia coscienza e la voce di Dio.
Silenzio per lasciar emergere il bene che posso fare, per dare forza alle mie convinzioni e ai miei sogni.
Silenzio è umiltà di chi ascolta per comprendere
e imparare. Silenzio per capire meglio gli altri, per vederli meglio al di là del mio punto di vista, al di là del loro “colore” politico, di pelle e di religione.
Silenzio per uscire dalla gara a chi grida più forte.
Silenzio per far pensare un mondo che ha fatto della confusione, dell’avidità e dell’aggressione il suo stile.
Silenzio è determinazione di ascoltare il grido delle ingiustizie che mi circondano e di non accettare più l’indifferenza. Silenzio perché le parole non siano più scatole vuote da riempire sull’onda del momento.
Silenzio per dare significato ad ogni respiro e all’attimo che ho davanti.
Carta dei Giovani
Nel percorso degli Appuntamenti Mondiali precedenti i Giovani della Pace hanno realizzato e firmato la Carta dei Giovani, il manifesto del loro impegno. Dieci punti che racchiudono le loro speranze, le loro migliori volontà. È da questi dieci punti che nasce la “Proposta per un nuovo stile di vita”.
Voglio trovare il senso per la mia VITA,
che è unica ed irripetibile, per viverla senza guerra,
violenza, paura e sperare nel futuro.
Mi impegno perché ogni UOMO e DONNA
possa valorizzare le proprie potenzialità
e perché nessuno sia sfruttato.
Voglio capire cosa è il bene e cosa è il male,
voglio vivere in un mondo dove esiste il perdono
e dove la vendetta sia abolita.
Mi impegno a CAMBIARE vita se ho sbagliato.
Voglio lottare contro le SCHIAVITU'
che ci hanno proposto COME LIBERTA'
e che hanno ucciso troppi ragazzi e ragazze.
Mi impegno perché tutti abbiano accesso
agli strumenti per comunicare e l’informazione
sia al servizio della persona.
Voglio amare e capire, nella libertà, che cosa è la verità.
Mi impegno perché il LAVORO possa essere
un bene per tutta l’umanità.
Voglio avere la libertà di coscienza
e di professare la mia FEDE in ogni parte del mondo.
Mi impegno perché tutte le risorse e le ricchezze
siano usate ed equamente distribuite
per contribuire a costruire un mondo migliore,
e voglio che la terra sia RISPETTATA.
Io ci sto.
Ci metto la faccia per squarciare il buio dell’odio,
della fame, della guerra, dell’ingiustizia, dell’egoismo, dell’ignoranza, della paura, della droga,
dell’indifferenza.
venerdì 3 settembre 2010
QUALE CANZONE E' STATA CERCATA DI PIU' ?

IL MAGNIFICAT "DIO HA FATTO IN ME COSE GRANDI" CHE AVEVAMO PUBLICIZZATO NEL MESE DI MAGGIO E' LA CANZONE PIù CERCATA SU QUESTO BLOG!!
Coro Sgl
ECCO CHI VISITA IL NOSTRO BLOG
SI RICOMINCIA IL 12 SETTEMBRE
Ciao a tutti,
dopo la pausa estiva il nostro coro "Erano Uomini Senza Paura" tornerà ad animare la Messa delle ore 10 il
12 SETTEMBRE
Vi aspettiamo, chitarre e voci, alle ore 9.30 direttamente in chiesa.
Non mancate!!!
Alla fine della Messa ci fermeremo per parlare insieme degli impegni del coro di quest'anno 2010 - 2011.
Coro SgL
sglcoro@gmail.com
dopo la pausa estiva il nostro coro "Erano Uomini Senza Paura" tornerà ad animare la Messa delle ore 10 il
12 SETTEMBRE
Vi aspettiamo, chitarre e voci, alle ore 9.30 direttamente in chiesa.
Non mancate!!!
Alla fine della Messa ci fermeremo per parlare insieme degli impegni del coro di quest'anno 2010 - 2011.
Coro SgL
sglcoro@gmail.com
domenica 27 giugno 2010
Arrivederci a Settembre
Con oggi, Domenica 27 Giugno, il servizio del coro Erano Uomini Senza Paura per la messa dele 10 si è concluso!
Torniamo la prima domenica di Settembre!
Buone vacanze a tutti,
Coro SGL Erano Uomini Senza Paura
Torniamo la prima domenica di Settembre!
Buone vacanze a tutti,
Coro SGL Erano Uomini Senza Paura
lunedì 24 maggio 2010
CANTI DOMENICA 31 MAGGIO
Potrebbero essere questi...in attesa di conferme:
INGRESSO
Lo spirito di Cristo
OFFERTORIO
La vera gioia
COMUNIONE
Erano Uomini Senza Paura
USCITA
Madre della Speranza
INGRESSO
Lo spirito di Cristo
OFFERTORIO
La vera gioia
COMUNIONE
Erano Uomini Senza Paura
USCITA
Madre della Speranza
mercoledì 19 maggio 2010
PROSSI APPUNTAMENTI CORO
Ciao a tutti,
ricordo gli appuntamenti della settimana:
GIOVEDì 20- PREGHIERA MARIANA - ritrovo ore 20.30 con prova dei canti
inizio ore 20.45
chitarra: Alessia e Chicca T.
DOMENICA 23 - MESSA CON PRIME COMUNIONI - ritrovo ore 9.20
inizio ore 9.45
chitarre (ritrovo ore 9.15): Nadia/Albi, Fede e Costa.
Coro Sgl
Erano Uomini Senza Paura
sglcoro@gmail.com
ricordo gli appuntamenti della settimana:
GIOVEDì 20- PREGHIERA MARIANA - ritrovo ore 20.30 con prova dei canti
inizio ore 20.45
chitarra: Alessia e Chicca T.
DOMENICA 23 - MESSA CON PRIME COMUNIONI - ritrovo ore 9.20
inizio ore 9.45
chitarre (ritrovo ore 9.15): Nadia/Albi, Fede e Costa.
Coro Sgl
Erano Uomini Senza Paura
sglcoro@gmail.com
domenica 2 maggio 2010
PROSSIMI IMPEGNI DEL CORO
Ciao a tutti, con Mario commentavamo molto positivamente i canti fatti questa mattina! Ed eravamo tanti a cantare!
Con Maggio i nostri impegni aumentano, perfavore prendiamone nota:
GIOVEDì MARIANI
Per tutti questi Giovedì nella nostra Chiesa verrà fatta una preghiera Mariana a cui è richiesta la nostra disponibilità per cantare Giovane Donna, Madre della Speranza e Dio ha fatto in me cose grandi.
La preghiera inizia alle 20.45, il nostro ritrovo è alle 20.30.
Chi riesce a partecipare sarebbe bello visto che appunto ormai siamo apprezzati e che solitamente viene diversa gente!
Porterò la chitarra e se la Nadia e la Fede vogliono suonare ben venga comunque non siamo più di due.
9 MAGGIO COMUNIONI inizio celebrazione ore 10
RITROVO CORO ORE 9.30
GRUPPO A
Mario, Marghe G., Temporinas, Costa, Fede, Matilde
9 CRESIME inizio celebrazione ore 15
RITROVO CORO ORE 14.30
GRUPPO B
Nadia, Costa, Caterina, Alessia
Alberto non viene il 9 pomeriggio.
A cantare il gruppo B delle Cresime è troppo esiguo.
- CONFERMATE RISPONDENDO A QUESTA MAIL LA VOSTRA PRESENZA PER LA MATTINA O IL POMERIGGIO!!!
- Nadia e Fede domani chiedete al vostro la conferma delle presenze che abbiamo e se la Marta T. può venire il pomeriggio. Chiedete anche all'Emilia se c'è e se viene alla mattina o al pomeriggio.
Attendo notizie, buon inizio di settimana a tutti!
Costa.
sglcoro@gmail.com
Con Maggio i nostri impegni aumentano, perfavore prendiamone nota:
GIOVEDì MARIANI
Per tutti questi Giovedì nella nostra Chiesa verrà fatta una preghiera Mariana a cui è richiesta la nostra disponibilità per cantare Giovane Donna, Madre della Speranza e Dio ha fatto in me cose grandi.
La preghiera inizia alle 20.45, il nostro ritrovo è alle 20.30.
Chi riesce a partecipare sarebbe bello visto che appunto ormai siamo apprezzati e che solitamente viene diversa gente!
Porterò la chitarra e se la Nadia e la Fede vogliono suonare ben venga comunque non siamo più di due.
9 MAGGIO COMUNIONI inizio celebrazione ore 10
RITROVO CORO ORE 9.30
GRUPPO A
Mario, Marghe G., Temporinas, Costa, Fede, Matilde
9 CRESIME inizio celebrazione ore 15
RITROVO CORO ORE 14.30
GRUPPO B
Nadia, Costa, Caterina, Alessia
Alberto non viene il 9 pomeriggio.
A cantare il gruppo B delle Cresime è troppo esiguo.
- CONFERMATE RISPONDENDO A QUESTA MAIL LA VOSTRA PRESENZA PER LA MATTINA O IL POMERIGGIO!!!
- Nadia e Fede domani chiedete al vostro la conferma delle presenze che abbiamo e se la Marta T. può venire il pomeriggio. Chiedete anche all'Emilia se c'è e se viene alla mattina o al pomeriggio.
Attendo notizie, buon inizio di settimana a tutti!
Costa.
sglcoro@gmail.com
domenica 11 aprile 2010
PROSSIME CELEBRAZIONI
MESE DI MAGGIO
tutti i GIOVEDì ore 20.45 preghiera Mariana
9 --> Comunioni e Cresime
16 --> Comunione e Cresime
23 --> Comunioni
Bisogna turnarsi per il 9 e il 16: chi viene a cantare alle Comunioni, chi alla Cresime?
Gruppo A --> Comunioni il 9 e Cresime il 16
Gruppo B --> Cresime il 9 e Comunioni il 16.
SCRIVETE QUALE FARETE!!!
Coro Sgl
sglcoro@gmail.com
tutti i GIOVEDì ore 20.45 preghiera Mariana
9 --> Comunioni e Cresime
16 --> Comunione e Cresime
23 --> Comunioni
Bisogna turnarsi per il 9 e il 16: chi viene a cantare alle Comunioni, chi alla Cresime?
Gruppo A --> Comunioni il 9 e Cresime il 16
Gruppo B --> Cresime il 9 e Comunioni il 16.
SCRIVETE QUALE FARETE!!!
Coro Sgl
sglcoro@gmail.com
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